Al Comune di Marano c’è penuria di dirigenti: ne ha avuto 4 solo ai tempi dell’amministrazione Perrotta

 


Al Comune di Marano c’è penuria di dirigenti, non certamente per colpa dell’attuale amministrazione, ma della precaria situazione economico-finanziaria causata, soprattutto, da dissennate gestioni del passato.. Ne ha avuto 4 solo ai tempi dell’amministrazione Perrotta. Luigi De Biase, dirigente storico, l’unico a tempo indeterminato, andato in pensione senza neanche un encomio per quello che ha dato in tanti anni di onorato servizio; Bruno Gagliardi, ex dirigente dell’area Ambiente e Territorio; Domenico De Biase, ex dirigente area economico finanziaria. Gli ultimi tre, tutti da dimenticare come titolava il periodico “L’attesa”,  un articolo di febbraio 2012.

“…Resta il fatto che Pitocchi, appena arrivato a Marano – si legge nell’articolo – sblocca 21 licenze edilizie, fa in modo che il Pip vada avanti a tutto spiano (si ferma solo perché interviene la magistratura), assegnando tutti i progetti definitivi “Più Europa” e inizia l’iter per sbloccare le cosiddetta lottizzazioni, a cui Perrotta, inizialmente dà seguito e, poi, poco prima della fine del suo mandato annulla. Ciò nonostante Pitocchi va avanti e assegna la gara del comparto C4. Perché tutta questa fretta del dirigente di chiudere l’operazione nonostante il veto amministrativo e un parere legale contrario del noto amministrativo Marone? Il dubbio resta senza una risposta”.

L’ingegnere aversano fu molto criticato dagli oppositori dell’epoca, ma anche elogiato per il suo operato: il più strenuo difensore fu l’ex assessore all’Urbanistica Matteo Morra, oggi uno dei più accaniti oppositori del sindaco Visconti, insieme al segretario del Pd locale Sorrentino e una parte del direttivo.

“Pitocchi è uno dei cervelli più ingegnosi che abbia mai conosciuto – dichiarò Morra al giornale “L’attesa” – stava cominciando a risolvere i complessi problemi urbanistici di Marano, in tutti i sensi”.

Su alcune decisioni prese in quel periodo resterebbe ancora qualche zona d’ombra?      

  

Commenti

  1. Sempre puntuale e preciso dott. Rosiello non perché nel suo articolo ha menzionato con rispetto e cortesia la mia persona e per questo la ringrazio. Quello che Lei dice in generale risponde a verità , tra l'altro è quello da me sempre sostenuto ; ero una voce fuori dal coro , per questo risultavo personaggio scomodo e troppo spesso emarginato perché non ho mai sopportato il machiavellismo a cui troppi hanno improntato il loro modo di essere. Troppi personaggi in cerca di autore si sono avvicendati in questo Ente e poi sono andati via, senza che nessuno si sia mai pronunciato su quanto da loro fatto o non fatto , fatto bene o fatto male. Mentre io sono stato fatto passare per l'accentratore e quello che si arrogava di occupare spesso spazi politici che non gli appartenevano .Ho veramente troppe volte fatto da paravento alla politica, ma solo per spirito di servizio , amore per il mio lavoro e per la mia città. Mentre altri facevano finta di fare, facendo chiacchiere e procurando danni all'Ente, io mi sono sempre assunte anche responsabilità che non mi appartenevano. Alla fine , senza fare del vittimismo gratuito, come qualcuno ha sostenuto, nei miei confronti sono state fatte , come già detto in altre occasioni, autentiche porcate, vere e proprie esecuzioni sommarie . Ritorsioni e vendette da parte di qualcuno che ha utilizzato chi forse anche a malincuore si è prestato al gioco. A tutti i costi si è voluto individuare capri espiatori per colpe inesistenti o per colpe che appartengono ad altri; si è fatto passare un messaggio distorto e meschino di ripristino di una legalità che in tanti hanno calpestato in questo comune, distogliendo volutamente l'attenzione su problematiche e su persone che non conveniva venissero individuate, perché troppo protette e compromesse. Nessuno ha mai avuto il coraggio di individuare e perseguire i responsabili dell'enorme degrado. Ma la giustizia è lenta ma alla fine arriva sempre. Sono convinto che chi si è macchiato di responsabilità non potrà essere tranquillo perché avrà un macigno sulla propria coscienza , ma anche perché stanno incominciando a barcollare e poi crollare tutte le cattedrali, ed il turno dei responsabili arriverà quanto prima e di ciò sono fiducioso. Per questo caro dott. Rosiello non mi potevano interessare né encomi né riconoscimenti dopo tanti anni di onorato servizio e dopo tutto quello che ho dovuto sopportare in questi anni; ma è la storia ed i fatti che testimoniano tutto ed ogni tanto Lei rispolvera vecchi argomenti e vecchi articoli giornalistici che confermano tali testimonianze. Avrei solo preferito essere trattato con lealtà , rispetto e correttezza ,elementi che hanno sempre caratterizzato il mio comportamento nei confronti di tutti e non essere costretto ad andare via prima del previsto in un momento particolare della mia vita privata. Non mi meraviglia più nulla, ma avrei preferito che tutti fossero trattati in egual modo anche e sopratutto nelle piccole cose . Peccato...... perché in tanti hanno perso occasioni preziose ma non dovrebbero mai dimenticare che la vita è una ruota che gira continuamente e nessuno potrà sfuggire alle sue repentine frenate e conseguenti chiamate , purtroppo solo allora si renderanno conto dell'amara realtà e delle occasioni inutilmente sprecate.
    dr. Luigi De Biase

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