Ha
attraversato due guerre, il coronavirus non l’ha mai spaventata, neanche prima
della vaccinazione. Giovanna De Rosa, uno dei gestori: “per me è come una
mamma”
Nonna Adele Bonardi ieri
mattina ha spento centotré candeline. Nonostante il coronavirus, i gestori di
Villa San Crescenzo e il personale della Casa di riposo per anziani,
Villa San Crescenzo di via Enrico Fermi a Calvizzano, non le hanno fatto
mancare calore e supporto. Nonna Adele è nata a Sarno (provincia di Salerno) il
30 marzo 1918, otto mesi antecedenti al termine della prima guerra mondiale. Da
sposata si è trasferita a Pomigliano D’Arco dove, in seguito alla morte del
marito, ha dovuto rimboccarsi le maniche e lavorare duramente fino a 75 anni
per crescere cinque figli (uno è deceduto, mentre la primogenita ha
quasi ottantantatré anni). Faceva la
cuoca a casa di una signora e, per arrotondare i magri guadagni, ha fatto anche
la lavandaia e la stiratrice. Insomma, ha sofferto parecchio, soprattutto la
fame, ma ora Adele è serena, come lo sono tutti gli anziani ospiti
di Villa San Crescenzo, perché assistiti in tutte le loro necessità con abnegazione
e amore. Alla simpatica nonnina gli auguri di calvizzanoweb.
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