Giuseppe Trinchillo, per meriti lavorativi e sociali. Da imprenditore lungimirante, ha costruito in provincia di Benevento uno stabilimento per il riciclo dei rifiuti plastici, provenienti da auto rottamate, dal quale si ricavano circa 250 tonnellate al mese di materia prima.
Trinchillo, conosciuto da molti con il soprannome di “Peppe Trincar” (il nome dell’azienda di autodemolizioni di cui è proprietario) è considerato un autentico mecenate dell’area a nord di Napoli. Originario di Calvizzano, è andato ad abitare a Villaricca, ma è rimasto molto attaccato alla sua città. Circa la metà degli operai che lavorano nella sua impresa sono persone strappate alla strada. Per anni Trinchillo ha portato avanti il progetto Napoli nord, da lui ideato, che si prefigge attraverso lo sport, come reale alternativa alla strada, di strappare tanti giovani alla droga e alla delinquenza. “Nel nome del Padre”, il film del giovane regista napoletano Gabri Gargiulo, prodotto dall’imprenditore giuglianese Vincenzo Ferraro, uscito nel 2019, si ispira alla vita e al lavoro dell’imprenditore Trinchillo.
Granato, classe '85, ha vissuto per un lungo periodo a Calvizzano, dove abitano i genitori: da anni è impegnato in Politica per migliorare le condizioni di vita delle persone, a partire da chi è in difficoltà, dei giovani e dei lavoratori, in particolar modo degli ultimi, combattendo ogni forma di sfruttamento lavorativo. Da quando è diventato portavoce nazionale di Potere al Popolo, partito nato nel marzo 2018 e con una forte vocazione popolare, che mette al centro del proprio agire politico il bene collettivo, lo abbiamo visto diverse volte in televisione ospite di programmi televisivi Rai, Mediaset e di LA7, nonché ospite ricorrente nel programma radiofonico di Radio Marte "La Radiazza" di Gianni Simioli e Serena Li Calzi.
Attualmente è impegnato assieme al senatore di Potere al Popolo, Matteo Mantero, a giuristi e operai GKN, nella promozione del DDL Anti-delocalizzazioni, frutto del loro impegno e del loro studio, che dovrà essere votato dalla che adesso dovrà essere votato dalla Commissione Bilancio del Senato e poi dal Parlamento. Grazie a lui Potere al Popolo, che ha una sua assemblea anche tra Marano, Calvizzano e Mugnano, potrà continuare il suo percorso e provare con tutte le sue forze a diventare un riferimento politico, sociale e culturale per quelli che non sono assolutamente contenti di come vanno le cose in Italia.
Alfredo Mangione, per meriti sportivi. Grazie anche al suo incessante lavoro, l' Olimpic Nuoto Napoli, quest’anno, ha vinto la classifica generale campana della prestigiosa 𝘾𝙤𝙥𝙥𝙖 𝘾𝙖𝙙𝙪𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝘽𝙧𝙚𝙢𝙖. Obiettivo raggiunto nonostante le difficoltà degli ultimi anni, dovute alla lunga chiusura della piscina comunale di Giugliano. Splendido risultato che si aggiunge alla vittoria del Campionato Regionale Assoluti nel settore Salvamento.
Alfredo Mangione, calvizzanese doc, classe 1959, figlio di Biagio e Margherita 'e bellezzona. Una vita dedicata allo sport, prima come comproprietario dello storico club Tennis ‘80, nei primi anni ‘90 si dedica alla sua grande passione: il nuoto. Inizia come istruttore presso la piscina Europa, poi passa all'Olimpic. La sua carriera lo vede allenatore di 1° e 2° livello, quindi, anche grazie alla laurea manageriale in gestione di attività sportive, seguita al diploma Isef, diventa dirigente di una delle società di nuoto più forti d'Italia. Nel 2001, il primo successo in campo nazionale giovanile con la conquista della medaglia d'oro nei 400 misti da parte di Pasquale Bombace, giuglianese, all'epoca appena quattordicenne, il cui record rimarrà imbattuto per molti anni. Moltissime le medaglie e le coppe conquistate nel corso di questi vent'anni, grazie al suo lavoro e a quello dei suoi allenatori, in gran parte formatisi proprio nelle fila della società. Ha sfornato diverse decine di campioni, ma non si è mai montato la testa, anzi ha sempre conservato un’umiltà impressionante, quella che dovrebbero avere tutti i grandi personaggi dello sport.
Antonella Spinosa, per meriti letterari. Quest’anno ha pubblicato due libri: “Voglia di volare. Racconti di donne”, un romanzo toccante, emozionante, ricco di passione, scorrevole e coinvolgente, e "Un magico viaggio tra i versi di una poesia d'amore, per diversi giorni tra i top 100 delle novità più interessanti di Amazon. Il suo primo libro, "Se tu esisti... Io esisto" è un romanzo d'amore ma che può essere catalogato anche nel genere giallo ed esoterico.
Antonella Spinosa nasce a Napoli nel 1977, vive a Calvizzano, zona San Pietro, da quando aveva 12 anni. Si è diplomata all'Istituto Levi di Marano. Inizia a scrivere le prime poesie durante l’adolescenza raccogliendole in un diario e disegnava fumetti. A ventidue anni scrive il suo primo racconto autobiografico, mai pubblicato, che conserva in un cassetto. Impegnata con il lavoro, accantona la passione per la scrittura per un lungo periodo ma, circa cinque anni fa, ricomincia a scrivere poesie e piccoli racconti. Partecipa a una selezione di opere inedite della Aletti Editore e la supera con la pubblicazione di una poesia in un’antologia, da allora non si ferma più: scrive romanzi, piccoli racconti e poesie.
Maggiore Vitantonio Marchesano, deceduto a luglio 2021: menzione speciale per mantenere viva la sua memoria
L’ex comandante della Polizia locale calvizzanese è stato da sempre un autentico baluardo di legalità, un vero esempio di moralità e abnegazione al lavoro: persona perbene, come tutti i poliziotti municipali calvizzanesi, mai coinvolti in uno scandalo (neanche sfiorati dalla relazione sullo scioglimento del Consiglio comunale), che ha saputo dirigere un Comado, simbolo della legalità, nonostante la cronica carenza di organico e l’eccessiva mole di lavoro, dovuta soprattutto ai numerosi casi di emergenze.
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