Nel “magico” viaggio di Franco Ciccarelli raccontati i personaggi di Calvizzano

  Un capolavoro che si legge tutto d’un fiato (repetita iuvant)



Buonasera cari lettori grazie a tutti per la gentile presenza vorrei raccontarvi una breve storia con piccoli aneddoti descritti in sequenza. Il protagonista è un piccolo paese che da Napoli non dista troppo lontano lo cito con una certa emozione

il suo nome è Calvizzano. E’ il paese dove sono nato di cui illustro cose e persone di molti anni fa iniziate a leggere senza pretese comodamente seduti sul vostro sofà.

Dalla scuola elementare “Armando Diaz”iniziamo questo magico viaggio,  incontreremo vari personaggi in un'assolata giornata di maggio. La mia casa è situata di fronte all'istituto con le finestre al pian terreno, i bimbi con le cartelle colorate
entrano in classe veloci come un treno. A sinistra uno storico negozio la salumeria di “Pindore” la spesa fissa ogni giorno è un dolce ricordo impresso nel cuore. A destra il sarto, la lavanderia e il barbiere nel mezzo c’è la merceria di “Zuccarella”
si può trovare di tutto quaderni, giocattoli e tanta roba bella. Più avanti in Piazza Umberto I° “Perella” la fruttivendola e il bar col telefono a gettone “Donna Rosa” la tabaccaia che conta i soldi dietro al bancone. Nella stessa piazza il teatro del grande "Eduardo" incontriamo gli attori di "Natale in casa Cupiello" per loro una grande ovazione e se permettete mi tolgo il cappello. Ecco la stupenda chiesa di “San Giacomo” un saluto a “Totonno” il sagrestano e ai cari parroci Don Peppino, Padre Benito, Don Crescenzo, Don Giacomino e Don Luigi, sempre pronti ad offrire i loro servigi. Proprio di fronte alla chiesa l'elegante “Peppino ‘o Principale” vende i giornali e le figurine Panini coi pastori di creta quando viene Natale. E ancora il negozio di “Annuccia a Ciucciarella”, ha la vetrina addobbata sulla porta centrale,

 

a un passo da “Don Ciccio ‘o barbiere”, vende maschere con l'elastico per l'imminente carnevale. Affianco al Monumento dei Caduti che copre il cannone,

c’e “Aitano o’ Piattaro” e “Alessandro co’ Cavallo” frutta, verdura, stoviglie e sapone comprare da loro è proprio uno sballo. Parallele tra loro le vie che ci han visto giocare Via Ritiro, Via Roma e Via Molino troviamo “O’ stagnaro”, il refettorio delle suore e la casa di quand’ero bambino. Scendendo Via Baracca, vicino al "giardino" Antonietta ci prepara un delizioso panino Margherita piega la merce
e per i coltelli affilati c'è il nostro caro arrotino. All’angolo di Via Conte Mirabelli
la domenica mattina si gioca la schedina tutti in fila nel Bar di Tonino quasi di fronte al distributore di benzina. Più avanti già si sente l’odore dei biscotti entriamo nel negozio della famiglia Gagliardi fragranti e con anice e cioccolato inzupparli nel latte non è mai troppo tardi. Sul corso “Sali e Tabacchi” del caro zio Pasquale,
la tipografia Russo e Rispo il pasticciere gustare i suoi dolci alla crema
è per noi un sublime piacere. Ricca è l’esposizione dei maestri macellai squisite salsicce a punta di coltello prodotti freschi e di prima scelta col prezzo al chilo sopra un cartello. Nel pomeriggio il torneo di Calcio Balilla il circolo è quello di Don Arturo cinquanta lire per una partita col tiro a sponda è un gol sicuro. Osserviamo Gabriele che aggiusta le bici e il signore del carbone a Via Ritiro, il primo ha le dita impiastrate di mastice il secondo ha dipinto di nero anche il respiro. Curvo e col passo lento incontriamo “Vicienzo ‘o Santo”, e la nostra mente è li che vola
scrive sui muri la parola di Dio, c’è anche la piccola e dolce “Divirola”. Su quelle strade passeggia un brav’uomo per tutti noi è solo “Spellecchione” in una mano la “Settimana Enigmistica” nell’altra un panino per colazione. Davanti la Farmacia del distinto Dottor Cacciapuoti si ode un grido che sembra un canto algerino è Michele che vende le alici è evidente che non è nato in Trentino. Nel piccolo negozio del signor Liccardi fa bella mostra il baccalà e il coronello cucinato con olive e pomodoro offre al palato un dolce ritornello. Nella vetrina di Mimì Garibaldi
scarpe per donne, uomini e bambini con addosso un grembiule nero mostra i stivali in pelle e i mocassini. Per strada due donne vestite anch’esse di nero girano col carretto e la bilancia alla spalla offrono more gustose e spighe dorate che nel pentolone fumoso vengono a galla. Tutto pronto per la benedizione della “Vergine Maria”
“addereta a Maronnella” preghiere e fiori delle persone devote si attende il suono delle campane per il sacro rito del sacerdote. Siamo al termine di questo magico viaggio una partita al "Campo Italia" per finire in bellezza ci accoglie Angelo Gala
con il suo garbo e la sua gentilezza. Ed infine un saluto a una persona dignitosa e onesta una mente eccelsa di nome Otello fuori al circolo dispensa cultura ma nell’anima pesa un grande fardello. Il cielo si colora dei fuochi d'artificio
al “Largo Caracciolo” 'o capoguardia in divisa e la banda di ottoni tra applausi scroscianti il saluto del sindaco delle recenti elezioni.

Ringrazio tutti per la gentile attenzione spero che vi abbia fatto piacere questa lettura
chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno in questa nostalgica e meravigliosa avventura.

Ispirato dal "Magical Mystery Tour" dei Beatles dedico questi semplici versi
a tutte le persone che hanno vissuto quegli anni

 Franco Ciccarelli

 

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