Marano, videosorveglianza progetto “Terra dei Fuochi”: finalmente si installano le telecamere. Centrale operativa ubicata presso il Comando della Polizia municipale

 

Scavi in via Marano Quarto (ex via Pendine): le telecamere di sorveglianza di questa zona non erano previste nel progetto originario, furono inserite dietro interessamento dell'ex consigliere comunale Stefania Fanelli 

Dei Comuni dell’hinterland giuglianese che hanno ottenuto i finanziamenti regionali per la tutela ambientale e il contrasto al fenomeno dei roghi, il Comune di Marano è “l’ultimo della classe”. A Mugnano, le telecamere sono state installate nel 2016; a Calvizzano e Qualiano (progetto congiunto) sono state attivate a luglio 2019; a Giugliano-Melito-Villaricca (progetto congiunto nel quale figura anche Parete) sono attive da circa un anno

A Marano, dopo circa 9 anni di ritardi e intoppi, finalmente sono iniziati i lavori di installazione dell’impianto di video-sorveglianza e di riqualificazione area ex cave di via Cantarelle, un progetto finanziato per 250mila euro dalla Regione Campania, nell’ambito delle attività di controllo e di tutela ambientale atte a contrastare il fenomeno dei roghi (Patto Terra dei fuochi). L’appalto se lo è aggiudicato a marzo 2021 la società SEAFA SRL con sede a San Marcellino (Ce) per un importo di 191mila972 euro, compreso iva, per aver offerto un ribasso del 32,153% sull’importo a base di gara di 183mila570 euro.  Il progetto esecutivo è stato redatto dall’architetto Raffaele Della Bona di San Marcellino (Caserta), al quale era stati affidati anche gli incarichi di direzione dei lavori e di coordinatore della sicurezza in fase di lavori, ai quali, però, ha rinunciato, per cui si è reso necessario affidarli a un altro professionista.   

Il progetto preliminare fu approvato in giunta a novembre 2013

Il progetto preliminare di videosorveglianza di alcune strade di Marano fu approvato in giunta il 19 novembre 2013 e presentato in Regione pochi giorni dopo: esso si propone principalmente di potenziare la videosorveglianza già esistente sul territorio ed implementarla con ulteriori telecamere. Le zone interessate sono: Via Cupa Casalanno, Via Foragnano, via Ruocco-via Recca, via Cantarelle-via Cupa Malizia, (dietro interessamento di Stefania Fanelli, all’epoca consigliere comunale,  venne inserita anche via Marano-Quarto ex via Pendine, non prevista nel progetto preliminare: ce lo confermò l’ex dirigente dell’Area Tecnica, ing. Di Pace), Via Cupa del Cane (inserita nel progetto rimodulato). Ulteriore obiettivo del progetto è continuare nell’azione di sistemazione e riqualificazione dell’area territoriale denominata “O Mont’ d’a’ Parrocchia-Cave di via Cantarelle”, presente nell’antico Centro storico di Marano. Interventi previsti: pulizia e ripristino del fondo stradale fino alla quota di calpestio del tufo, ripristino muretti di sottoscarpa alla strada, barriere laterali, manutenzione straordinaria scarpate e potatura degli alberi, istituzione di un percorso didattico con apposita segnaletica, per un investimento totale di 37mila 500 euro. Il progetto ammesso al finanziamento fu redatto, a titolo completamente gratuito, dalla Pro Loco Marano Flegrea, presieduta dall’avvocato Fulvia Giacco, e proposto all’approvazione della giunta dall’ex assessore all’Ambiente, Gaetano Orlando. Fu designato come rup (responsabile unico del procedimento) Luigi De Biase, dirigente Area amministrativa e, all’epoca, a interim dell’Area Vigilanza. Anche il Movimento 5 Stelle nel 2015, attraverso un comunicato stampa, denunciò la situazione di stallo, chiedendo all’ex amministrazione Liccardo di fare chiarezza sui soldi non spesi. Sull’argomento è intervenuta più volte Stefania Fanelli, coordinatrice di Sinistra Italiana Marano, per sollecitare sia la passata amministrazione che gli attuali Commissari straordinari a iniziare i lavori.

 

 

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