Marano, la trasformazione della Tenenza dei carabinieri in Compagnia fu un grande risultato ottenuto dall'amministrazione Perrotta

 

Foto scattata a Marzo 2017 

L’ex  segretario comunale Giuseppina D’Ambrosio, scelta dall’ex sindaco Liccardo, all’epoca anche dirigente ad interim al settore Patrimonio, espresse parere sfavorevole alla proposta di delibera consiliare della minoranza di impegnare il Comune a farsi carico degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria della sede della Compagnia dei Carabinieri

Partiamo dall’ex sindaco Perrotta

Nel 2007, un anno dopo il suo insediamento, svanita la possibilità di avere a Marano un Commissariato di Polizia, si puntò sulla Compagnia dei Carabinieri. Eppure il sindaco, nel mese di gennaio 2007, rassicurato dal sottosegretario agli Interni dell’epoca, Marco Minniti, aveva annunciato in pompa magna l’arrivo a Marano del Commissariato.

“Purtroppo – dichiarò Perrotta al periodico l’attesa – per volontà del nuovo prefetto Alessandro Pansa, tutti i commissariati si sposteranno nei capoluoghi di provincia; perfino Giugliano non sarà più sede di commissariato, ma di una semplice stazione di polizia.  Comunque, il questore Fiorolli mi ha rassicurato che nella nostra città, ci sarà un insediamento permanente di una volante della polizia”.

Si puntò, dunque, unicamente sulla trasformazione della Tenenza di via Lazio in Compagnia dei carabinieri. A tale scopo andava ampliata la caserma, utilizzando un appezzamento di terreno adiacente.

Il finanziamento e i lavori

L’opera rientra tra quelle inserite nel programma “Più Europa”. Somma assegnata: 3milioni200mila euro (tutti fondi comunali di compartecipazione, contratti attraverso un mutuo). Al 2012 gli incarichi tecnici erano così ripartiti: Rup (Responsabile unico progetto) ing. Gianluca Buonocore. Progettazione preliminare e definitiva: ing. Gianni Micillo (ex dirigente ufficio tecnico), ing. Gennaro Pitocchi (ex dirigente ufficio tecnico). Coordinatrice della sicurezza: Paola Amato (assessore ai tempi di Bertini) che a lavoro compiuto avrebbe dovuto percepire la somma di 15mila173,80 euro. Direzione lavori: arch. Immacolata Lucariello con studio a Carinaro (vicino ad Aversa), scelta dall’albo dei tecnici di fiducia del Comune, attraverso una gara negoziata che vinse praticando un ribasso del 2,5% sull’importo a base d’asta di 95mila euro. Collaudatore tecnico amministrativo: arch. Ibrahim Khader con studio a Calvizzano, che avrebbe dovuto percepire, a titolo di parcella, la somma di 4mila958,14 euro. Collaudatore in corso d’opera (collaudo statico): ing. Carlo Morra con studio a Marano, la cui parcella stimata era di 10mila286,37 euro.

I lavori vennero appaltati e aggiudicati alla ditta ATI-CDM Costruzioni da Napoli, per un costo di 2milioni165mila euro.

Il parere sfavorevole dell’ex segretario comunale Giuseppina D’Ambrosio dilatò i tempi di consegna al Ministero dell’Interno

Proposta di delibera consiliare (presentata dall’opposizione e protocollata il 17 marzo 2016) ad oggetto “Impegno del Comune di farsi carico degli oneri per la manutenzione ordinaria e straordinaria della sede della Compagnia dei Carabinieri”

“…Si deve soggiungere – scriveva l’ex segretaria comunale – che la proposta di deliberare l’accollo totale al Comune degli oneri, sia ordinari che straordinari, risulta palesemente contraria agli interessi dell’Ente che si vedrebbe gravato di una spesa esorbitante ed ingiustificata oltre che non sostenibile finanziariamente per le casse comunali, per la qual cosa foriera di responsabilità di tipo contabile; inoltre essa stride palesemente con il disposto dell’art 1756 del codice civile in tema di riparto degli oneri tra locatore (proprietario dell’immobile) e conduttore (“ossia l’inquilino”). Per quanto sopra precisato, non essendo intervenuta alcuna modifica di fatto della situazione così come delineata con delibera di Consiglio comunale 14 del 13 marzo 2015, posta l’assenza di qualsiasi pronunciamento o determinazione in merito da parte del Ministero dell’Interno, si rende sulla presente proposta parere sfavorevole”.